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vorrei avere da voi alcune delucidazioni riguardo ai seguenti concetti trovati sul sito Holywar.org: |
Egr. Sig. Parisi, |
ERESIE DI GIOVANNI PAOLO II |
VERITA' DELLA CHIESA CATTOLICA |
3. I musulmani adorano un vero Dio. |
Solo i cattolici possono adorare Dio. |
7. La libertà di coscienza è un diritto dell'uomo. |
La libertà di coscienza è alienazione mentale. |
35. I non cristiani hanno il diritto umano della libertà religiosa. FCR:2, 09/01/1980 |
Solo i cattolici hanno il diritto della libertà religiosa. Pius IX, D.1690, 1699 |
74. Tutti gli uomini sono fratelli con una dignità umana. |
Solo i cattolici hanno una dignità umana in Cristo. St. Pius X, LFH |
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Eresia n. 3- La frase di GPII per esprimere il vero deve necessariamente pre-suppore che il nostro Dio sia lo stesso Dio dei musulmani, ma così non è. Infatti Ora la filosofia insegna che su un essere o su un argomento può esistere una sola verità, quindi Ma se noi crediamo fermamente che Dio è uno e trino, in tre Persone uguali e distinte, Padre, Figliolo e Spirito Santo, così come insegna il Catechismo, non possiamo assolutamente dire che i musulmani adorano un vero Dio: chiunque lo dicesse (anche se si chiamasse Giovanni Paolo II o Benedetto XVI) direbbe il falso e commetterebbe un gravissimo peccato di eresia (e chi commette peccato di eresia e muore in eresia va all'inferno, e l'inferno esiste, checché ne dicano i nuovi teologi!). Negare che esiste un solo Dio, e precisamente l'unico Dio possibile, cioè il nostro, uno e trino, significa non avere la Fede, e senza la Fede non ci si salva, perché senza la Fede non si può piacere a Dio. Per salvarsi non è sufficiente credere in un dio qualunque, no! Occorre credere credere nell'unico e solo vero Dio, in tre Persone uguali e distinte, Padre, Figlio e Spirito Santo. Viene così ad essere dimostrata vera l'asserzione cattolica di Gregorio XVI: Solo i cattolici possono adorare Dio, sì, perché solo il nostro è vero Dio. Ad abbundantiam diciamo che non è questione di nomi, cioè che i Cristiani Dio lo chiamano in un modo e i musulmani in un altro: è questione di essere, è questione di Fede: quello dei musulmani non è Dio, comunque lo chiamino; il nostro è Dio comunque lo chiamiamo, lo si chiami Deus o Dio o Dieu o Dios o God o Gud o Teòs o Dievas o Isten... perché comunque lo chiamiamo noi intendiamo sempre l'unico vero Dio uno e trino, Padre, Figlio e Spirito Santo, e i musulmani no. |
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Eresia n. 7 - La libertà di coscienza è un diritto dell'uomo. Con l'avvento dell'illuminismo sono diventate verità indubbitabili, veri dogmi moderni, alcune espressioni come "bisogna ripettare l'idea altrui", "ognuno la può pensare come vuole", "ognuno è libero di pensarla come vuole"... Quindi, stando a queste falsità moderne, E allora ecco cosa suggerisce e impone il buon senso: Tornando all'eresia n. 3, diciamo quindi che anch'essa è frutto dell'illuminismo, Per capire l'eresia dell'asserzione, dicevamo all'inizio, occorre partire da ciò che sempre la Chiesa e il buon senso hanno insegnato. Quindi è ovvio che la coscienza non può assolutamente non tener conto della verità e dell'essere: la coscienza ha il diritto di aderire al vero e al bene, e non quello di aderire al falso, all'errore e al male. |
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Eresia n. 35. I non cristiani hanno il diritto umano della libertà religiosa. Ribadiamo: A scanso di equivoci tuttavia chiariamo che non riconoscere "agli altri" il diritto alla libertà religiosa non significa e non implica costringere "gli altri" a credere in quello in cui noi crediamo! Nostro Signore Gesù Cristo ha detto "predicate", non costringete! |
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Eresia n. 74. Tutti gli uomini sono fratelli con una dignità umana. ««««« Anche Papa Pio XII ribadiva:
«Ciò che non corrisponde alla verità e alla legge morale non ha oggettivamente alcun diritto all'esistenza, né alla propaganda, né all'azione». Secondo la dottrina di "Dignitatis humanae", invece, anche la sètta dei "Bambini di Dio" (oggi "Famiglia d'amore") che pra-tica la prostituzione sacra e la pedofilia, o anche i seguaci delle sètte sataniche, insieme ad ogni altra "confessione religiosa", avrebbero lo stretto diritto di non essere impediti di far del male, una volta salvo l'ipocrita "ordine pubblico informato a giustizia" ossia la semplice legalità esterna posta alla mercé di uno Stato agnostico, e praticamente ateo. Tant'è vero che quel documento conciliare insiste e precisa che — «si fa ingiuria alla persona umana e allo stesso ordine stabilito da Dio agli esseri umani, se si nega ad essi il libero esercizio della religione nella società, una volta rispettato l'ordine pubblico informato a giustizia» e — «la potestà civile (...) evade dal campo della sua competenza se presume di dirigere o di impedire gli atti religiosi". Di conseguenza: Ma —vorremmo chiedere alla Gerarchia "conciliare", fautrice di questo sfrontato liberalismo "cattolico"— una volta approvato l'agnosticismo-ateismo di Stato, una volta dichiarata la presunta incapacità o incompetenza di quest'ultimo ad emettere giudizi in materia religiosa (e cioè a distinguere tra verità ed errore e di conse-guenza anche tra il bene e il male), come si potrà pretendere poi che esso si regoli secondo giustizia? Dice San Pio X nella sua lettera "Notre charge apostolique" che "tutto è basato su una dignità umana male intesa" per i novatori che vogliono «una religione più universale della Chiesa cattolica», una religione «che riunirà tutti gli uomini divenuti finalmente fratelli e compagni», ma (conclude S. Pio X) così «non si lavora per la Chiesa: si lavora per l'umanità». E molto appropriatamente annota: «Se Gesù è stato buono con gli smarriti e con i peccatori, non ha rispettato le loro convinzioni erronee ...; li ha tutti amati per istruirli, per convertirli e per salvarli. ... Se ha sollevato gli umili, non è stato per ispirare loro il sentimento di una dignità indipendente e ribelle all'ubbidienza. ... Egli è stato tanto forte quanto dolce; ha rimproverato, minacciato, castigato, sapendo e insegnandoci che spesso il timore è l'inizio della saggezza e che a volte conviene tagliare un membro per salvare il corpo». Chi si pone contro la verità e contro il bene rinuncia e perde la sua dignità. Gesù, Sommo Bene, disse: «Io sono la Verità». Ne consegue che la dignità si fonda su Nostro Signore Gesù Cristo, Sommo Bene e Verità: senza di Lui (e tanto più contro di Lui) non vi può essere dignità umana, e di tale dignità godono i Cattolici che in Lui credono e sperano, per Lui vivono e lottano, perché Lui è l'unico e solo vero Dio col Padre e con lo Spirito Santo. |
Mi rivolgo a voi (perchè siete veri cattolici tradizionalisti) perchè possibilmente vorrei che mi spiegaste le affermazioni elencate nelle "verità della Chiesa Cattolica" e quello che che afferma GPII perchè mi sento perplesso sui punti appena sopra elencati, non perchè non ci credo ma perché ho avuto una educazione religiosa di tipo modernista! |
Abbiamo cercato di risponderle nella maniera più chiara possibile: speriamo di esservi riusciti. Sig. Parisi, sperando di averle fatto cosa utile e gradita, la salutiamo cordialmente in Gesù, Maria e Giuseppe. La Redazione |